concept
TENTATIVO DI DUBBIO_una palestra sociale @ Mastronauta,
Omegna 2022
Un progetto Didymos in collaborazione con Massimiliano Marianni.
Con la partecipazione di: Jolanda Cappelletti, Gabriele Piazza, Ilaria Letizia Pradella, Asia Argenton, Camilla Cesario, Yoshka, Andrea Ruschetti.
A cura di Andrea Ruschetti.
Una palestra sociale è un progetto in progress che indaga le possibilità di riscatto dalla crisi antropologica contemporanea data dalla cultura empirista la quale investe ogni nostra azione e ogni definizione. Essa si propone come una vera e propria palestra dove poter allenare l’organicità, ovvero l’unione delle facoltà umane dimenticate, sconosciute o non allenate: percezione, cognizione, immaginazione, intenzione. Gli allenamenti rivelano, riconnettono, potenziano tali facoltà mostrando le possibilità di un’umanità che ritrova se stessa, riconquista presenza e può ancora delineare una propria prospettiva nel mondo.
La palestra diventa luogo politico/pratico di allenamento, condivisione e discussione sulle potenzialità umane, sul mondo e la società in cui viviamo a partire da stimolazioni creative e dalla propria esperienza fatta con gli esercizi. L’opera è un training per cittadini e micro-corpi-sociali attivi in tempo di crisi: è il momento di scegliere cosa e come essere nel mondo.
Omegna 2022
Un progetto Didymos in collaborazione con Massimiliano Marianni.
Con la partecipazione di: Jolanda Cappelletti, Gabriele Piazza, Ilaria Letizia Pradella, Asia Argenton, Camilla Cesario, Yoshka, Andrea Ruschetti.
A cura di Andrea Ruschetti.
Una palestra sociale è un progetto in progress che indaga le possibilità di riscatto dalla crisi antropologica contemporanea data dalla cultura empirista la quale investe ogni nostra azione e ogni definizione. Essa si propone come una vera e propria palestra dove poter allenare l’organicità, ovvero l’unione delle facoltà umane dimenticate, sconosciute o non allenate: percezione, cognizione, immaginazione, intenzione. Gli allenamenti rivelano, riconnettono, potenziano tali facoltà mostrando le possibilità di un’umanità che ritrova se stessa, riconquista presenza e può ancora delineare una propria prospettiva nel mondo.
La palestra diventa luogo politico/pratico di allenamento, condivisione e discussione sulle potenzialità umane, sul mondo e la società in cui viviamo a partire da stimolazioni creative e dalla propria esperienza fatta con gli esercizi. L’opera è un training per cittadini e micro-corpi-sociali attivi in tempo di crisi: è il momento di scegliere cosa e come essere nel mondo.