programma
Dove
@ Nelumbo, Via Arienti 10 Bologna.
Quando
Sab. 2 luglio dalle 15.00 alle 18.00;
dom. 3 luglio dalle 10.00 alle 18.00;
dal lun.4 a ven.8 luglio dalle 20.00 alle 22.30.
Come iscriversi
Se vuoi partecipare compila questo form:
https://forms.gle/CMSWcyVa4i1Kkmnw9
@ Nelumbo, Via Arienti 10 Bologna.
Quando
Sab. 2 luglio dalle 15.00 alle 18.00;
dom. 3 luglio dalle 10.00 alle 18.00;
dal lun.4 a ven.8 luglio dalle 20.00 alle 22.30.
Come iscriversi
Se vuoi partecipare compila questo form:
https://forms.gle/CMSWcyVa4i1Kkmnw9
TENTATIVO DI DUBBIO_una pratica collettiva @ Nelumbo,
Bologna 2022.
Un progetto Didymos con TDD research team
Realizzato in collaborazione con Camilla Hilbe e Yulia Tikhomirova.
A cura di Giulia Plebani.
Che cosa è
Tentativo di Dubbio è un progetto nato nel 2014/2015 da Didymos (Alessia Certo, Giulia Vannucci), a cui si aggiunge dal 2018 il TDD Research Team. Il gruppo è composto da persone provenienti da diversi ambiti formativi e professionali, che lavorano con un approccio multidisciplinare. Esso è una ricerca aperta e in divenire, che procede per capitoli e si sviluppa attraverso una pratica poetica, performativa e visiva. Il quarto capitolo è Una pratica collettiva. Questa fase di ricerca ha la volontà di entrare in connessione profonda con la società, alla quale si rivolge e verso la quale si affaccia. Una pratica collettiva prevede un lavoro intensivo sulla pratica performativa e sulla teoretica filosofica, aperto ad un gruppo di partecipanti interessati ad entrare in modo immersivo e professionale in “Tentativo di Dubbio”, costruendo insieme questa fase di progetto. La struttura sociale che andremo a costituire come fenomeno temporaneo all’interno del discorso continuo della società, sarà impegnata nella creazione di un frammento del discorso sociale, dove chi partecipa intende ristabilire una coincidenza fra l’armonia ideale e la pratica collettiva.
La Pratica diverrà il focus della ricerca perché è di pratiche che si compone l’habitus temporaneo e perché dalla Pratica dipende la trasmissione. Il lavoro proposto andrà ad interrogarsi sul significato e sulla possibilità di costruire collettività, a partire dal concetto di presenza definito dagli studi di E. De Martino e qui esplorato attraverso gli strumenti creativi come possibile veicolo per tracciare vie di riscatto dall’apocalisse culturale dell’Occidente.
Il lavoro sarà residenziale, aperto ad un gruppo di partecipanti e diviso in fasi:
Bologna 2022.
Un progetto Didymos con TDD research team
Realizzato in collaborazione con Camilla Hilbe e Yulia Tikhomirova.
A cura di Giulia Plebani.
Che cosa è
Tentativo di Dubbio è un progetto nato nel 2014/2015 da Didymos (Alessia Certo, Giulia Vannucci), a cui si aggiunge dal 2018 il TDD Research Team. Il gruppo è composto da persone provenienti da diversi ambiti formativi e professionali, che lavorano con un approccio multidisciplinare. Esso è una ricerca aperta e in divenire, che procede per capitoli e si sviluppa attraverso una pratica poetica, performativa e visiva. Il quarto capitolo è Una pratica collettiva. Questa fase di ricerca ha la volontà di entrare in connessione profonda con la società, alla quale si rivolge e verso la quale si affaccia. Una pratica collettiva prevede un lavoro intensivo sulla pratica performativa e sulla teoretica filosofica, aperto ad un gruppo di partecipanti interessati ad entrare in modo immersivo e professionale in “Tentativo di Dubbio”, costruendo insieme questa fase di progetto. La struttura sociale che andremo a costituire come fenomeno temporaneo all’interno del discorso continuo della società, sarà impegnata nella creazione di un frammento del discorso sociale, dove chi partecipa intende ristabilire una coincidenza fra l’armonia ideale e la pratica collettiva.
La Pratica diverrà il focus della ricerca perché è di pratiche che si compone l’habitus temporaneo e perché dalla Pratica dipende la trasmissione. Il lavoro proposto andrà ad interrogarsi sul significato e sulla possibilità di costruire collettività, a partire dal concetto di presenza definito dagli studi di E. De Martino e qui esplorato attraverso gli strumenti creativi come possibile veicolo per tracciare vie di riscatto dall’apocalisse culturale dell’Occidente.
Il lavoro sarà residenziale, aperto ad un gruppo di partecipanti e diviso in fasi:
- Fase argomentativa: mediante gli strumenti della logica deduttiva si andranno ad analizzare i concetti di presenza e collettività ai fini di costruire una tesi comune su di essi.
- Fase poetico intuitiva: attraverso il linguaggio poetico si comporrà un testo collettivo, passando dall’argomentazione all’intuizione.
- Fase artigianale analogica: l’assunto “precipita” nel mondo fenomenico mediante un dispositivo di azione; tra assunto e dispositivo si crea una la relazione analogica. Questa fase prevederà la progettazione, la ricerca dei materiali e la costruzione collettiva di un dispositivo di azione. Fase performativa metaforica: nell’azione performativa il dispositivo diviene specchio del processo interiore degli attuanti e metafora della collettività.
- Fase estatica restitutiva: in TDD il processo creativo è già opera, non si prevede quindi la visione da parte di un pubblico dell’azione performativa finale, ma si proporrà una restituzione della ricerca collettiva in un incontro conclusivo aperto al pubblico. A chi è rivolto La pratica a chi vuol fare esperienza in modo intensivo e professionale di una ricerca performativa, visiva e filosofica.